Arriva in Sicilia, oggi e mercoledì a Catania al Metropolitan e poi venerdì 22 marzo al Teatro Duemila di Ragusa, il grande attore romano Gigi Proietti. Mattatore d’eccellenza, Proietti porta in scena uno degli spettacoli teatrali di grande impatto che permette di evidenziare le sue grandi capacità professionali.
In scena “Pierino e il lupo… e molto altro!”, ovvero la rivisitazione di uno dei più famosi testi classici della tradizione russa, ancora oggi di grande attualità. Un riadattamento che viene portato in scena con un’orchestra sinfonica di 50 elementi. E’ l’orchestra del Teatro Cilea diretta da Michelangelo Galeati.
Proietti sarà voce narrante mentre, uno ad uno, caratterizzati dal suono degli strumenti, entreranno nella storia i tanti personaggi, a partire da Pierino (rappresentato dagli archi), all’uccellino (il flauto traverso), l’anatra (l’oboe), il gatto (il clarinetto), il nonno (il fagotto), il lupo (i corni), i cacciatori (i fiati) fino allo sparo dei fucili (i timpani). Scritto da Sergej Prokof’ev nel 1936, Pierino e il lupo è un classico che non riguarda solo l’infanzia, amato e apprezzato da spettatori di ogni età, è un capolavoro che Gigi Proietti ha già interpretato, un must per attori e musicisti, che lo hanno affrontato: Dario Fo, Eduardo de Filippo, Roberto Benigni, Paolo Poli, ed ancora all’estero Leonard Bernstein, Peter Ustinov, Alec Guinness, Fernandel, Sean Connery, Ben Kingsley, Mia Farrow, Charles Aznavour.
Lo spettacolo è prodotto da Mind & Art e a Ragusa è organizzato dalla Marcello Cannizzo Agency. In queste settimane di prevendita è stata già una corsa ai biglietti (posti ancora disponibili) per assistere ad uno spettacolo davvero imperdibile anche perché, dopo la fiaba, da un repertorio pressoché sterminato, Gigi Proietti attinge ad alcuni dei suoi straordinari ruoli, da lui interpretati e noti al grande pubblico: caricature e maschere tragicomiche, cui intervalla versi e canzoni, e all’ironia alterna le emozioni, la malinconia, la poesia. Una straordinaria lezione di teatro, di improvvisazione, di eclettismo ed interpretazione dove Proietti si diverte a sperimentare, a mescolare generi diversi, nobili e popolari, in una lettura giocosa che permette di accompagnare l’orchestra con intermezzi letterari leggeri offrendo un assoluto e continuo divertimento alla platea.